Arbitri:
Marino Antonio e Fimiani Luca entrambi di Avellino. Note: usciti per falli Mengoni, Alesse e
Ferraro. Fallo tecnico a Trentini (Venafro)
Brutto
scivolone a Monopoli. Una partita che ci ha visto soccombere già
nel primo quarto senza essere mai riusciti a ricucire lo
strappo. Il nervosismo e la poca coesione in campo sono stati
gli ingredienti della sconfitta. Una sconfitta meritata e che ci
serva da lezione. In questo sport si gioca e si vince di
squadra. Bisogna da subito ritrovare la coesione, la voglia di
aiutarsi e di sostenersi a vicenda per potersi riscattare.
Arbitri:
Marino Luigi di Parete (CE) e Rinaldi Tommaso di S. Nicola la
Strada (CE). Note: uscito per falli Mengoni (Venafro);
antisportivo a Pate (Catanzaro).
Riprende la
marcia della capolista Farmacia
Sardella Venafro. Dopo lo stop
patito a Monte di Procida la
scorsa domenica, gli uomini di
coach Mascio portano a casa due
punti pesantissimi strappando la
vittoria dalle mani di una
coriacea Planet Catanzaro
proprio al fotofinish.
Una
gara, quella vissuta domenica
sera al Palapedemontana, che
sarà ricordata per lungo tempo
dai presenti in campo e sugli
spalti. Un incontro double face,
in cui Catanzaro prende subito
la rincorsa, ma deve poi subire
un ritorno di fuoco dei locali.
Grande equilibrio nella fase
centrale. Poi freccia e sorpasso
per Cattani e compagnia. Ma in
zona “Mengoni”, i venafrani si
appoggiano alla incredibile
doppia tripla nei minuti finali
del play argentino per ricucire
e poi andare a tagliare da primi
il nastro del traguardo. E in
mezzo è successo di tutto.
Saccardo a dominare il
pitturato, Cattani a mandare in
difficoltà la difesa molisana,
Parlato ad infilare bombe
millimetriche e allo scadere,
eccetera eccetera. Partita bella
e tremendamente tirata. PRIMO QUARTO. Parte
col botto Catanzaro. Pate rompe
il ghiaccio, ma i venafrani sono
tesi, e si vede. Sbagliano un
po’ tutti al tiro per i locali e
allora Saccardo con 6
punti-fotocopia nel cuore del
pitturato abbatte l’umore dei
presenti. Chiude il 10-0 di
parziale un appoggio da sotto di
Scuderi. Il time out chiesto
dalla panca venafrana, risveglia
gli animi dei giocatori di casa.
Parlato sa cosa deve fare. E
la sua tripla sembra scuotere i
compagni. Che in un amen firmano
un contro parziale con i
fiocchi. Tutto lavoro dal
perimetro. Così nei 5 minuti
rimanenti Venafro recupera dal
suo fondamentale migliore: il
tiro dai 6 e 75. Prima Minchella,
poi 3 volte consecutive Mengoni
e due successive triple di un
ritrovato Parlato. Chiusura del
quarto con la scossa: parziale
di 20-8 e locali avanti di 5
(23-18). Con un galattico 7/9 da
3 punti la Farmacia Sardella si
rimette in sesto. Mentre gli
ospiti mostrano tutti i propri
limiti in caso di assenza dei 2
metri e 16 centimetri di Antonio
Saccardo, in panca per Fall. SECONDO QUARTO. Frazione
interlocutoria. Venafro prende
un margine di una manciata di
punti, stavolta con l’iniziativa
necessaria come il pane di
Alesse dalla media e di Trentini
al tiro dai 2 metri. I calabresi
si affidano a giochi sotto per
il senegalese Fall che però non
è incisivo e “presente”
nell’area come l’ex Campobasso
Saccardo. L’equilibrio è la
regola. Sbagliano i locali,
falliscono gli ospiti. Segnano i
venafrani, rispondono gli
avversari. Non un grande quarto
in fase realizzativi. Venafro
segna pochissimo da sotto (3/10)
meno ancora da 3 punti (1/5).
Catanzaro migliora leggermente
le medie e va in lunetta con
maggiore presenza (6/8). Non a
caso proprio dalla linea della
carità opera il sorpasso al
17°minuto (32-33). Al riposo
lungo si va quindi con gli
ospiti avanti di un punticino.
Nessun padrone ancora per questa
partita. Intanto Saccardo ha già
refertato 16 punti facili
facili, schiacciata compresa. TERZO
QUARTO. La terza frazione di
gioco si apre con Saccardo,
grande protagonista dei primi
due quarti, in panca a prendere
ossigeno, lasciando il posto al
reattivo Fall che per la verità
si fa sentire poco contro
l’attenta difesa di Trentini e
Jelic. Per un po’ le rotazioni
volute da coach Tunno danno i
frutti sperati. Il giovane
Battaglia fa onore al proprio
nome e ci mette tutta la verve
necessaria per francobollare i
tiratori di casa. Come il resto
dei suoi compagni: pressione
fortissima sugli esterni
venafrani. Ecco il piano tattico
ospite. Le due formazioni si
portano a braccetto lungo i
dieci minuti del periodo senza
strafare. Alesse entra
maggiormente nei giochi e firma
canestri importantissimi per i
locali. Il colored Fall
battaglia con costrutto e segna
6 punti consecutivi sotto le
plance. A 4 minuti dalla
conclusione del quarto un buon
jumper di Alesse rimette in
parità l’incontro: 47-47. Sul
fronte opposto Pellicanò fa
prima le prove, poi brucia la
retina da 3 punti per il nuovo
sorpasso ospite. Ma l’assenza di
Saccardo a presidiare il
pitturato da più luce ai
venafrani che tirano dal campo
meglio e con maggiore sicurezza
(esplicativo il 6/9 da 2 del
tempo). Meno però dalla lunga
(di nuovo 1/5 da 3 punti).
Mentre sempre impeccabili dalla
lunetta(5/5). Coach Tunno affida
a questo punto le chiavi della
regia all’esperto Cattani, che
sarà fondamentale per i suoi
negli ultimi 10 minuti di
partita. ULTIMO QUARTO. Gli ultimi
10 giri di lancette mettono in
serio pericolo le coronarie dei
presenti. Rientra Saccardo. E si
sente. I due quintetti in campo
giocano senza remore. Catanzaro
opta ancora per la palla dentro
per lo spilungone veneto. Ma
Trentini, Jelic e Ferraro
(quest’ultimo con il
preventivato raddoppio in aiuto)
prendono le misure al numero 12
ospite. Che infatti metterà a
referto soltanto due punti in
questo periodo, in apertura. La
scelta difensiva di coach Mascio,
quasi obbligata da maggiore
spazio ai 4 perimetrali. Cattani
conosce bene il suo mestiere e
da navigato regista mette due
triple consecutive piedi a terra
che stimolano la panchina
ospite.
Tanto
che i successivi 2 punti da
sotto di Battaglia mettono un
margine di 6 punti molto pesanti
in questa fase (59-65).
Fondamentale si rivela a questo
punto il canestro di Jelic dalla
corta, che quantomeno tiene
ancora coloriti i volti dei
locali. Ma Battaglia non sembra
ancora in versione natalizia da
intenerirsi e infila una bomba
dall’angolo per il 61-68 che
costringe coach Mascio alla
sospensione tecnica: urgente
come una trasfusione. Alla
ripresa l’errore al tiro da 3
punti di Ferraro sembra far
calare il sipario, con Catanzaro
che appare maggiormente lucida e
pronta a punire i locali. Ma
accade qualcosa che nemmeno gli
scienziati saprebbero spiegare.
I locali tornano a mostrare gli
occhi di tigre, che ne hanno
fatto la capolista. E riescono a
firmare un parziale mortifero di
8-0 che manda in bambola la
formazione viaggiante. E Mengoni
capisce che deve fare la
differenza. Come solo lui sa
fare. Prima Trentini è
freddissimo al tiro in
sospensione contro Saccardo, poi
il play argentino trova per ben
due volte consecutive il fondo
della retina dai 6 e 75. Una
bolgia nel palazzetto. Una
statua di sale coach Tunno. Ma
chi ha scritto il copione di
questa partita deve aver vissuto
7 vite. A due minuti scarsi
dalla sirena finale Mengoni esce
di scena per un 5° fallo
discutibile. E Pate non sbaglia
i due liberi vitali del 69-70.
Come andrà a finire?
Supplementari in vista? Prima di
tutto accade che Saccardo vada
ad accomodarsi in panca per aver
calamitato troppa attenzione da
parte del duo arbitrale nell’uso
del corpo (e dei gomiti) per
prendere posizione in area. In
campo Fall. Poi capita che
Parlato fallisca una buona
tripla per dare ancora suspense
all’incontro. Come fa sul
ribaltamento Pate che perde
palla miseramente. E allora
Trentini punisce gli ospiti
recuperando un pallone nel
pitturato sfuggito a due
giocatori calabresi e
appoggiando facile: +1 Venafro!
Catanzaro avrebbe ancora tempo
per ribaltare la situazione, ma
Cattani serve un pallone lob per
Fall in post molto lungo
(mancano i centimetri di
Saccardo) e così il giocatore
senegalese in difficoltà di
controllo del corpo è costretto
a servire Pellicanò che fallisce
la tripla sullo scadere dei
24’’. La Planet è così costretta
al fallo sistematico per
rimediare. E in lunetta va il
giovane Minchella. Che come in
altre occasioni si dimostra
freddissimo e fa il pieno per il
+ 3. Una manciata di secondi
ancora da giocare e Cattani
(forse in debito di ossigeno,
avendo giocato quasi 35 minuti)
non trova il feeling con il
canestro dalla lunga per il
tentativo di pareggiare. Ancora
sistematico. Stavolta è
l’esperto Alesse a prendersi la
linea della carità per chiudere
e mandare i titoli di coda. Ma
il giocatore di Rieti fa 0/2 e
consegna un nuovo tiro della
speranza per gli ospiti. Che
però sono molto ingenui tanto da
perdere palla in attacco
mandando ora ai liberi Parlato
che non fallisce e mette la
parola fine ad una contesa dalle
mille emozioni. Inutile il
canestro sulla sirena di un
solitario Battaglia.
La Farmacia Sardella Venafro, si spezza il filotto di vittorie
Monte di Procida (NA), 6 novembre 2011
Pol. Virtus Monte di
Procida vs Farmacia Sardella
Venafro: 79 - 78
Parziali: 15 -
19, 24 - 28, 18 - 15, 22 - 16
I tabellini:
VIRTUS MONTE DI
PROCIDA: Giroli 12, Errico S. 15, Innocente 26,
Scotto di Perta 3, Regio 2, Cennicola n.e., Andrè 9, Errico M.
11, Lubrano n.e., Conte 1. Coach: Di Lorenzo Gennaro
Arbitri:
Matranga Maurizio e Vilardi Matteo
di Alcamo (TP)
Note: usciti per falli:
Trentini e Minchella (Venafro); Giroli e Innocente (Monte di
Procida). Antisportivo a Errico Salvatore (Monte di Procida).
Si spezza alla
settima partita il filotto di vittorie consecutive della
Farmacia Sardella Venafro. Sul complicato campo di Monte di
Procida la truppa di coach Mascio vede unirsi tutti i puntini
negativi possibili:
un
duo arbitrale assolutamente non all’altezza che mette fuori
causa quasi subito un Trentini in gran spolvero (alla fine solo
7 minuti per il lungo argentino che aveva fatto 6 punti con un
ottimo 3/4 dal campo) a cui sanziona anche solo l’intenzione di
fare fallo (!), lasciando giocare invece durissimo qualcuno per
niente “innocente” sul versante locale; ben 24 palle perse
(contro le fisiologiche 13 dei campani), molte delle quali senza
alcuna pressione avversaria; la serata non proprio positiva di
alcuni uomini al tiro (non sempre però attivati con il dovuto
timing del gioco); la poca freddezza e lucidità nei momenti
topici (sull’antisportivo fischiato a Errico il Venafro era
avanti di 15 con due liberi e possesso; ma tutto senza
costrutto); l’aver rimesso in partita Procida permettendole il
sorpasso nei minuti finali, abbandonando il gioco collettivo di
squadra che aveva fatto la differenza fino a qual momento. E
nonostante tutto il solo e semplice punticino che ha diviso alla
fine della contesa le due formazioni la dice lunga sulle
possibilità di poter vincere per i venafrani. Vittoria dei
campani raggiunta grazie ai 26 punti di Innocente (fino a
domenica sera accreditato di 15 punti di media), ma soprattutto
sfruttando il vantaggio nel pitturato consegnato loro per
l’estromissione di Trentini dalla gara da parte dei due
fischietti in campo. Ma anche i locali possono recriminare sulla
propria assoluta inaffidabilità dalla linea della carità: il
15/30 finale ai liberi per Giroli e soci non è lusinghiero. Ma
tant’è, Procida ha avuto il merito di crederci fino alla fine,
di sfruttare le proprie caratteristiche di gioco, e di condurre
sul terreno più propizio per i colori di casa gli avversari.
Ingenui questi ultimi a concedere ossigeno ai campani nel
momento più importante e con il controllo della partita nelle
proprie mani. PRIMO QUARTO. I venafrani impongono subito
uno scossone alla gara. Nei primi 5 giri di lancette vanno già
sul 4-10 e poi sull’8-12. Ma con Trentini gravato di 3 falli,
fischiati con una grande superficialità e complicità da parte
delle giacchette grigie. Venafro controlla bene il gioco e
riesce a mantenere fuori dal ritmo Giroli con una buona difesa.
E
sfruttando appieno i varchi nel pitturato, oltre al tiro dalla
media. I campani lavorano di fisico, portando Andrè a duellare
sotto con i lunghi ospiti. E il 2 metri e 4 di casa porta fieno
in cascina caricando di falli Trentini. Ma falli con “l’aiutino”
soprattutto di Vilardi, secondo fischietto in campo. Molto
casalingo, e troppo bipolare per non vedere anche i falli,
spesso al limite del regolamento, di qualche giocatore di casa.
Fatto sta che Procida rientra in partita con autorità, punendo
ogni singolo errore in attacco dei venafrani. Tanto da rimanere
in scia allo scadere del primo quarto. SECONDO QUARTO. Il quarto successivo viaggia su
una doppia intensità, rispetto al precedente. Si impennano
d’improvviso le medie in campo. Le due formazioni liberano le
proprie armi. Giroli infila 8 punti dei suoi 12 complessivi in
questa frazione con due triple, una in apertura e l’altra in
chiusura di tempo. Nel mezzo tanto lavoro di Innocente che
referta 13 punti, di cui 11 consecutivi che reggono le pretese
dei locali. Sul fronte opposto però Venafro risponde alla grande
andando a sigillare una prova di grande sostanza. Dopo soli 3
minuti di gioco gli uomini di coach Mascio sono sul meritato +11
(17-28), mettendo in partita anche un ottimo Minchella. Al giro
di boa del tempo però i campani si riprendono l’elastico
mettendo carburante nelle gambe di Innocente che commette il suo
primo fallo dopo ben 15 minuti di gioco…. In casa Venafro per un
po’ si spegne la luce, anche perché Mengoni prova a infilare i
corridoi per la penetrazione, ma non sempre concludendo alla
perfezione. E l’ingresso di Brusello per Jelic da respiro ai
lunghi ospiti. Ma il pari è servito a 4 minuti dal riposo lungo
ad opera di Mattia Errico che capitalizza una palla persa da
Parlato. Procida mette il naso avanti, ma sul 39 pari successivo
il black out si materializza per Giroli e compagnia. Che si
vedono timbrare un perentorio 8-0 dai venafrani che li porta al
riposo sul 39-47. Frutto di 5 punti di Minchella (con una
tripla) e di un perfetto gioco da 3 punti concluso da Mengoni. TERZO
QUARTO. L’inizio del terzo periodo è feroce per i
venafrani. In un amen, cioè un minuto e mezzo i giocatori
molisani affondano il coltello. Subito Jelic brucia la retina da
3 punti. Poi è Alesse dalla media a prendersi il jumper giusto.
E dopo l’errore di Scotto Di Perta da 3 punti, Ferraro in
sottomano manda i suoi sul +15 (39-54),costringendo la panchina
di casa alla sospensione tecnica. Che serve a poco, visto che
Salvatore Errico subito si vede sanzionare un antisportivo per
fallo su Jelic. Il tutto a 7’32’’ dalla conclusione. Ma il lungo
ospite fa 0/2 dalla lunetta e Venafro spreca il possesso
successivo fallendo la tripla da titoli di coda con Mengoni
dall’angolo. Passata la paura Procida si rimette in sesto, ma
con grande fatica. La stessa che però fa Venafro a superare la
zona “mascherata” degli avversari. Specie se il tiro dall’arco
non trova la via. E così pian pianino Giroli e soci recuperano
il margine. E con un contro parziale di 10-1 si riappropriano
della propria sorte: 49-55 e ancora 3’34’’ da giocare. Recupero
possibile grazie soprattutto ad un buon lavoro di Salvatore
Errico ed una tripla piedi a terra di Innocente. E anche grazie
alla pessima vena al tiro dalla lunga degli ospiti (2/7 nel
fondamentale dei 3 punti). Ma la Farmacia Sardella riesce con
difficoltà a mantenere un buon margine, non più in doppia cifra,
però. Fino al 57-62 del terzo periodo. Con chiusura del tempo
con sfondo fischiato a Mengoni in penetrazione un po’ forzata. ULTIMO QUARTO. L’ultima frazione va in scena
con un sottofondo infernale di trombe e fischietti da parte dei
supporters di casa. Una bolgia. E i venafrani pagano dazio
perdendo la bussola. Smettono di giocare di squadra vivendo di
iniziativa privata. Procida ci mette grinta e approfitta delle
medie avvilenti dei molisani (alla fine 2/7 da 2 e 1/4 da 3
punti). In una irreale situazione di caos tattico in campo un
buon contributo lo danno anche i due arbitri che abbonano ai
passi sia Ferraro che Alesse, ma non quelli evidenti di Scotto
Di Perta che attiva Mattia Errico per il pareggio da 3 punti:
64-64 a 7’46’’ dalla sirena finale. Coach Mascio intuisce il
pericolo e chiede time out per recuperare lucidità ai suoi. Ma
Procida mette la freccia definitiva subito. Anche perché il
solito Vilardi, arbitro dalla lunga prospettiva, vede, lui solo,
il quinto fallo di Trentini. Il lungo argentino avrebbe, usiamo
il condizionale, spostato Innocente in funzione di post basso
con il solo ausilio della coscia sinistra. Fatto sta che i
locali ringraziano e allungano con un immediato 4-0 con Giroli
lesto anche ad attivarsi in contropiede dopo persa di Ferraro.
Fase
difficile per i colori molisani, che invece di giocare con
intelligenza si lasciano trascinare in un mercato degli errori.
I campani mantengono sempre il vantaggio, che arriva ad essere
minimo a 2’22’’ con i due liberi di Mengoni per il 71-70. Fase
importante. Andrè fa passi e sul versante opposto il giovane
Minchella preferisce prendersi subito il tiro dalla corta,
fallendolo. Allora Andrè si rifa mettendo l’appoggio buono a
1’25’’: +3 Procida. Venafro ha nelle corde la possibilità di
recuperare. Ma Ferraro rifiuta un buon tiro da 3 per commettere
infrazione di passi. E il laziale esce per far posto a Jelic. E
manco a dirlo, Vilardi vede subito fallo del neoentrato su Andrè
che così fa il pieno dalla lunetta per il 75-70. A 55’’ dalla
fine. Difficile il recupero per gli ospiti in condizioni così.
Specie se Mengoni non riesce a trovare la via del canestro in
penetrazione e Alesse fa 1/2 dai liberi. Non c’è proprio verso
di rimettere in piedi la gara, anche se il ricorso al fallo
sistematico e qualche azzardo in attacco (come la tripla finale
di Mengoni) mandano tutti a fare la doccia con un solo punto di
differenza tra le due squadre. Molto rammarico per la Farmacia
Sardella Venafro per le modalità della sconfitta in una partita
gestita bene fino al rettilineo finale. Ma lasciata sfuggire
dalle mani senza la giusta reazione. Grande gesto di sportività
dei tifosi ospiti, circa una trentina, che hanno comunque
applaudito i giocatori venafrani a fine gara. Esame che non ha
sancito nessun bocciato né promosso per la truppa di coach
Mascio. Ma tutti rimandati al prossimo test. Catanzaro, domenica
prossima tra le mura amiche.
P.S.: ennesima nota a margine. Anche domenica il tavolo addetto
al netcasting ha commesso errori nell’attribuzione dei punti.
Infatti analizzando il referto si evince che: Mengoni avrebbe 27
punti, e non 29 segnature; Ferraro 11 reali e non i 13
attribuiti; Minchella 10 anziché 8, Parlato 5 invece dei 3 del
tavolo a bordo campo. Ci chiediamo: chi si è distratto
stravolta?
DYNAMIC VENAFRO:
Cardarelli Enzo n.e., Mengoni Agustin 18, Cardarelli Antonio
n.e., Ferraro Domenico 7, Minchella Raffaele 2, Durante
Salvatore n.e., Alesse Andrea 15, Jelic Mitar, Parlato Salvatore
13, Trentini Luciano 11. Coach: Mascio Arturo; Vice: Vettese
Luca e Boianelli Vincenzo.
Arbitri:
William Raimondo e Melchionda
Raffaello di Roma
Con
una gara di grande intensità e maturità la Farmacia Sardella
scavalca a piè pari anche l’ostacolo, difficilissimo, della
Lotti Trani e mantiene la testa solitaria della classifica
generale. Al Pala Assi gli uomini di coach Mascio devono sudare
le fatidiche sette camice per domare i giocatori di mister
Gadaleta apparsi sì determinati, ma altrettanto nervosi e
insicuri nella fase calda della partita. E comunque rimasti
sempre appiccicati a Mengoni e soci per tutto l’incontro.
Difficile definire i migliori per i molisani. Certamente
l’ingrediente aggiunto per i venafrani in questa stagione è la
consapevolezza di essere maturi e un solido gruppo. Sul versante
opposto grande prova dei soliti noti, Delli Carri e Dell’Aquila
che dalla lunga hanno saputo mantenere vive le speranze pugliesi
fino alla fine.
PRIMO
QUARTO. Che la gara non
sarà facile per i venafrani lo si intuisce subito. L’esperto
Mengoni sbaglia due passaggi in due azioni consecutive senza
alcuna forzatura. E la prima tripla del cecchino Alesse
che apre le danze non illuda. Trani sarà un osso duro.
Nonostante il parziale di 9-0 per gli ospiti che li porta sul
4-12( tutto frutto della mira infallibile dall’arco dei 3 punti
di Alesse e Mengoni con due bombe per ognuno), i
locali si tengono sul pezzo grazie ai punti dalla corta di Di
Nanni e Cicivè. Riuscendo a recuperare fino al 15-19
del periodo. Periodo in cui contribuisce a portare legna per i
molisani, anche Ferraro con tripla e jumper solitario. Lo
0/4 da 3 punti per i bianchi di casa al cospetto del 5/9 degli
ospiti nello stesso fondamentale impallidisce le velleità di
Trani. Mentre la lotta ai rimbalzi esalta Trentini da un
lato e Di Nanni dall’altro.
SECONDO
QUARTO. La seconda
frazione è assolutamente interlocutoria. Nessuno scossone alla
gara, ma molta tattica in campo. Coach Gadaleta piazza
subito una zonaccia 2-3 con pressione molto alta sui tiratori
ospiti. E la fatica con cui i venafrani riescono a movimentare
la palla per garantirsi un tiro buono è eloquente. Come la
difficoltà nel servire palle giocabili per i lunghi. Trani
recupera però poco, soprattutto per la notevole quantità di
palle perse e infrazioni di passi. Le due formazioni ora sono
speculari anche negli errori. E procedono a braccetto. Venafro
conserva un minimo vantaggio di 2/4 punti. Ma la partita non
decolla. Basta dare una occhiata ai numeri della frazione. La
Farmacia Sardella tira con un risicato 1/6 da 3 punti, come un
pessimo 2/6 da 2 punti. Fortuna che la freddezza dalla linea
della carità (5/6) tiene in vita i ragazzi di patron Di
Giovanni abili a sfruttare al meglio l’attivazione del bonus
dei locali già da metà tempo. Ma Trani non è da meno: 2/5
dall’arco e un normale 4/9 da 2. E null’altro. Le medie
bassissime dal campo riducono al lumicino ipotesi di allungo da
parte venafrana e di sorpasso da parte pugliese. E così si va al
riposo lungo con Venafro avanti di soli due punti:29-31.
TERZO
QUARTO. Nella terza
frazione le due squadre rientrano in campo maggiormente
motivate. Dandosi battaglia per ogni pallone. Con il permesso
del duo arbitrale che lascia giocare in maniera molto fisica,con
contatti anche evidenti, favorendo soprattutto Trani che attua
una pressione molto alta sui palleggiatori ospiti. Non a caso
Venafro apre le marcature del tempo dalla lunetta con il 2/2 di
Mimmo Ferraro e poi di Trentini per il 29-35. Nel
festival degli errori un posto degno trovano anche i due
fischietti in campo che in meno di un minuto sanzionano 3 falli
consecutivi ai venafrani, azzerando di colpo il precedente metro
applicato, molto permissivo. E Trani si avvicina
pericolosamente. Alesse prova a respingere al mittente i
tentativi di casa, ma i venafrani soffrono maledettamente la
zona applicata con dovizia dai locali. E i ragazzi di coach
Gadaleta mettono la freccia. Il pareggio è al giro di boa
del periodo. Con un mini parziale di 8-2 Delli Carri e
compagnia impattano sul 37 pari anche grazie alla tripla del
giovane Martino (copiato dallo stesso numero 7 di casa).
Trani trova la via da 3 punti con maggiore sicurezza e mette la
freccia proprio con questo fondamentale grazie alla precisione
di Dell’Aquila. Sul
fronte ospite Parlato ci prova almeno in due occasione ma dalla
lunga ancora è latitante.
Venafro però tiene botta da grande squadra. Trova il pieno dalla
lunetta con Mengoni e al resto pensa Alesse con la
solita bomba per il 42 pari. Parità con cui si arriva fino al
quarto successivo. Ma con Delli Carri (4 falli) e
Dell’Aquila (3) gravati da falli.
ULTIMO
QUARTO. Gli ultimi 10
minuti di gioco sono molto avvincenti. Venafro sbanda in alcuni
frangenti e Trani sembra poter recuperare e fare sua la partita.
I primi due giri di lancette mantengono inalterato l’equilibrio.
A provare a spezzare il quale è una tripla di Parlato,
”entrato” ora di prepotenza in partita. Tanto da raddoppiare la
dose con una immediata bomba per il 50-56 che rimette colorito
sui volti della panchina ospite a poco più di 7 minuti dal
termine. Colpo del ko? Nemmeno per sogno. Trani è un esame di
maturità con la lode per i venafrani. E Dell’Aquila un
fattore per i suoi. Infila subito un tiro dagli 8 metri che
mette adrenalina ulteriore sul parquet. La zona di casa lascia
alcune maglie aperte nella difesa. E Trentini e Jelic
sono bravi a trovarvi spazio. Il lungo argentino si prende
l’appoggio per il + 5, che diventa + 7 con un rapido contropiede
di Alesse dopo errore al tiro di Di Nanni. Time
out Trani con una eternità ancora da giocare. Ben 6 minuti e
mezzo.
Così
Dell’Aquila riprende la predicazione dall’arco infilando
una nuova tripla micidiale per il delirio dei tifosi di casa. Ma
l’urlo dei supporters locali viene subito strozzato in gola da
Salvatore Parlato che
brucia la retina da 3 punti con grande mestiere. E’ il segnale.
Venafro mantiene il fortino e anzi allunga con Trentini
per il 56-65 a 3’35’’ dalla sirena finale. Quasi i titoli di
coda. Specie dopo che Bertolini perde palla in attacco. E la
sospensione tecnica chiamata da coach Mascio è salutare:
tirare il fiato e ragionare. Facile a dirsi. Infatti
Venafro sbaglia la rimessa dal proprio canestro riconsegnando
palla ai giocatori di casa. Che proprio non sembrano apprezzare
i continui regali ospiti e perdono l’ennesima occasione. I
restanti 180 secondi mettono sul tavolo il medesimo copione:
Venafro gioca fino allo scadere dei propri 24’’ senza costrutto
e Trani fatica a segnare. Così il ricorso al sistematico attiva
tardi il bonus che manda Mengoni ai liberi per l’ 1/2 del
56-66,per il + 10 da garanzia fideiussoria. La ultima, nuova
bomba di Dell’Aquila serve solo per le statistiche. Un successo
meritato, ma ottenuto con un enorme prova di carattere e
maturità da Parlato e soci. Fondamentale per affrontare
ancora da capolista solitaria la prossima insidiosa trasferta in
quel di Monte di Procida. Menzione speciale per gli oltre 30
tifosi ospiti che si sono sobbarcati quasi 600 km per seguire i
propri colori. Come accade oramai da inizio campionato. Bravi,
coraggiosi, generosi e…rumorosi.
Ultima
annotazione a margine. Dal referto rosa (quello ufficiale)
emerge con chiarezza come Ferraro abbia messo a referto 7
punti (legittimi e palesi), mentre dal tavolo del net-casting
(quello che viene trasmesso alla Lega e ai giornali, divenendo
nei fatti il “foglio ufficiale della partita”), risulta,
erroneamente che il giocatore laziale ha totalizzato solo 2
punti (il travaso è stato a vantaggio di Parlato autore
di 13 e non 18 punti, ndr). La considerazione che avanziamo è la
seguente: può un referto definito ufficiale, ed elaborato dal
tavolo principale, venire scalzato da quello ufficioso, ricco di
possibili errori, e a volte non corrispondente alla realtà dei
fatti, elaborato da un tavolo a bordo campo che deve carpire,
intuire i segnali degli arbitri, i tocchi a rimbalzo, gli assist
e le palle perse, godendo spesso di pessima visuale? Ai
posteri l’ardua sentenza.
Arriva la quinta meritata
vittoria in casa Farmacia
Sardella Venafro. Al termine di
una battaglia ricca di mille
spunti il cuore, la voglia e la
coesione del gruppo di casa
mettono il punto esclamativo
sulla gara, mai dominata del
tutto, ma sempre in controllo.
Al cospetto di Mola, formazione
che non merita lo zero in
classifica, coach Mascio deve
spremere i suoi uomini pescando
dalla panchina l’ossigeno per
Trentini e soci. In
considerazione dell’assenza di
Mimmo Ferraro (stiramento sulla
via della guarigione) e del play
argentino Mengoni in panchina
per la firma e fermo per un
problema ad un tallone. Così è
Minchella, giovane 20enne del
vivaio, a dover fare gli
straordinari insieme al resto
della truppa. E proprio il
numero 9 di casa sarà
protagonista di una gara quasi
perfetta:21 punti, 4/4 da 2, 5/7
dal campo e 10/12 ai liberi
(soprattutto freddo dalla
lunetta nei minuti finali). Per
una valutazione complessiva da
29. Mola non si è mai arresa
arrivando anche al sorpasso a
metà gara (39-40) ma perdendo la
bussola negli ultimi giri di
lancette.
PRIMO QUARTO.
Pronti via e Venafro subito
avanti. In un paio di minuti e
mezzo Alesse(due triple) e
Minchella firmano il 10-4
d’apertura. Gli
ospiti tengono botta con Di Mola
e soprattutto Rollo, rimanendo
agganciati al quintetto
venafrano. Che però allunga
ulteriormente grazie ad un
ottimo Trentini. Sul 19-12 time
out per Mola. Alla ripresa però
i locali piazzano un altro
parziale deciso e raggiungono la
doppia cifra di vantaggio
(26-16) frutto del lavoro di
Minchella in penetrazione e di
una nuova bomba di Alesse. I
pugliesi faticano a trovare la
via anche per una ottima difesa
individuale dei giocatori di
casa che non concedono metri a
Marra e compagnia. E il tempo si
chiude con un eloquente 28-18
con il contributo anche di
Parlato. Un periodo in cui i
venafrani hanno tirato con un
preciso 6/8 dalla media ed un
chirurgico 4/5 dalla lunga.
Mentre Mola ha registrato un
buon 8/12 da 2, ma null’altro.
SECONDO QUARTO.
La frazione successiva rovescia
le carte in tavola. I molisani
rientrano in campo scarichi
psicologicamente e abbassano
notevolmente le proprie medie
(alla fine del quarto da 2
segnano con un pessimo 2/7 come
l’ 1/5 da 3 punti). E Mola
riprende colorito. Laquintana
suona la carica per i suoi
infilando una tripla solitario,
dando il via al parziale di 9-2
che rimette in carreggiata i
pugliesi: 30-27 a 5’40’’ dal
riposo lungo. La reazione locale
è tiepida. Alesse trova il tiro
dall’angolo ma subendo fallo e
il suo 3/3 conseguente dalla
lunetta è oro colato. I locali
faticano molto per aprire la
scatola difensiva ospite.
Soprattutto per la zona piazzata
a presidio del canestro
dall’allenatore ospite
Lotesoriere. Una zona 2-3
alternata ad una 3-2 volta ad
evitare tiri facili per le
temibili guardie tiratrici di
casa.
E
il pareggio è servito a 3 giri
di lancette dal termine, dal
solito Rollo in funzione di
pivot: 33 pari e tutto da rifare
per gli uomini di coach Mascio.
Il lungo montenegrino Jelic
mantiene avanti i suoi, come
Alesse successivamente con la
classica tripla. Ma Mola sul
filo di lana riesce ad andare al
riposo lungo con un solo punto
di vantaggio: 39-40 con due
canestri in successione di Luisi
e Picuno chiudendo il periodo
con un 22-11 per i pugliesi
bravi al tiro dalla media(8/12)
e con ben 5 palloni recuperati
trasformati in punti. Pessima la
media al tiro per i venafrani:
2/7 da due, 1/5 da 3 punti e 5
palle perse.
TERZO QUARTO.
Al rientro in campo coach Mascio
catechizza i suoi: zona 2-3
seguendo i tagli. E se nel
periodo precedente erano stati i
venafrani a pagare pegno per
l’attacco alla zona ospite, ora
sono i pugliesi ad andare in
bambola nelle fasi d’attacco. Ma
occorrono 5 minuti ai venafrani
per annullare il gap e rimettere
in moto la locomotiva. Intanto
Luisi non alza bandiera bianca e
allunga l’elastico per i suoi
andando a prendersi due jumper
da solo. E chiude il cerchio
Marra che brucia la retina da 3
punti. Mola avanti 42-47,dopo 2
minuti e mezzo di gioco del
penultimo tempo. La sospensione
tecnica chiesta dalla panchina
di casa riporta il sereno tra i
giocatori del Venafro. In un
amen i locali si riappropriano
della partita timbrando un
parziale di 8-0 a firma di uno
strepitoso Trentini (dominatore
nel pitturato), di un ottimo
Jelic freddo al tiro dalla corta
e di Salvatore Parlato: 50-47.
Ripreso il controllo delle
operazioni, Minchella e soci
aprono varchi nella difesa
ospite con intelligenza tattica.
Prova a dare una scossa alla
gara Persichella trovando il
fondo della retina da 3 punti.
Ma la immediata risposta,
perentoria, nello stesso
fondamentale di Alesse
annichilisce le pretese
pugliesi. Così la Farmacia
Sardella Venafro chiude la
frazione avanti. Frazione in cui
la differenza è stata
concretizzata dal dominio a
rimbalzo (11) e nella perfetta
percentuale del 50% in ogni
angolo del campo al tiro. Mola
recrimina sulla gestione di
alcuni possessi in attacco e
sull’aver attivato presto il
bonus a favore dei locali.
ULTIMO QUARTO.
L’ultima frazione di gioco non
sposta di una virgola il tema
tattico e l’andamento della
gara. Nonostante Alesse abbia 4
falli sul groppone, i venafrani
si dimostrano maturi nel gestire
il gioco difensivo.
Antonio
Cardarelli prende il posto in
campo del giocatore di Rieti,
mentre Minchella prosegue il suo
dettato in regia mantenendo vivi
i propri compagni in attacco. Ma
Mola è squadra mai doma e dura
da abbattere. Luisi trova
canestro e fallo per un gioco da
3 punti pesante. A cui da
seguito con una tripla
nell’azione successiva. Che vale
il nuovo (per la seconda volta)
sorpasso ospite: 59-60. Spettri
aleggiano al Palapedemontana. Ma
Minchella è bravissimo a
prendersi le penetrazioni giuste
per la lunetta. Dimostrandosi
freddo e cinico. Coach Mascio,
nel frattempo, parlotta in panca
con il play argentino Mengoni. E
il motivo di tanto confabulare
si capisce dopo un paio di
minuti. Il numero 6 di casa va a
posizionarsi sul cubo del cambio
e fa il suo ingresso in campo
tra l’ovazione generale. Materia
grigia doppia sul parquet ora
per Venafro. Nonostante un
immediato sfondo Mengoni
contribuisce alla causa dando
man forte a Minchella nella
gestione dei possessi. E
mettendo a referto 4 punti
preziosi e 2 assist (uno
meraviglioso per Trentini nel
pitturato) in 8 minuti di gioco.
IL resto arriva da una bella
tripla dall’angolo di Parlato
per il 69-62 a meno di 4 minuti
dalla sirena finale. I pugliesi
sembrano alle corde, provano gli
ultimi colpi di coda con
Persichella e Di Mola nel
pitturato, ma allo sprint è
Venafro ad arrivare prima sul
traguardo. Soprattutto facendo
il pieno dalla lunetta con
Alesse, Mengoni ed un perfetto
esecutore come Minchella (gli
ultimi 10 punti dei venafrani
sono tutti dalla linea della
carità per il ricorso al fallo
sistematico di Mola). Arrivando
ad una vittoria molto sudata, ma
assolutamente meritata. Ed ora
due trasferte consecutive. La
prima a Trani. Sperando di
recuperare gli infortunati
Ferraro e Mengoni. Mentre il
gruppo continua a crescere. Come
le quotazioni in casa Venafro.
Arbitri:
Perrone Stefania e Luca Cristina
Teresa di Catania
Ulteriore
conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della Farmacia Sardella
Venafro. La determinazione a proseguire in questo trend vincente
è di casa. I ragazzi del Presidente Paolo Di Giovanni a Napoli,
contro una coriacea Megaride Basket Napoli, hanno dato una
ulteriore prova del proprio valore. E pensare che prima
dell'inizio del campionato, sui forum specializzati dai post di
molti addetti ai lavori, questo roster era stato considerato di
media-bassa classifica. Mengoni e Trentini in fase calante,
Ferraro, Alesse, Parlato, Jelic e Minchella discreti giocatori
ma nulla di chè. Invece tutti, compresi i giovani del vivaio che
di volta in volta vengono alternati: Zeoli, Cocozza, Durante,
Brusello ed i gemelli Cardarelli stanno dando prova del proprio
valore tecnico e morale. Ovviamente, ben orchestrati dalla
sapienza di coach Arturo Mascio coadiuvato dai vice Luca Vettese
e Vincenzo Boianelli. Siamo ben consapevoli di essere all'inizio
del campionato e che qualche amara sconfitta possa arrivare, ma
noi tutti crediamo fortemente in questi ragazzi, che ogni giorno
sudano in palestra, per poi regalarci la domenica delle emozioni
uniche. Tanto è vero che nella trasferta di Napoli, per la prima
volta, la squadra è stata seguita da alcuni aficionados,
che hanno potuto esultare per un'altra vittoria.
L'avvio della gara è stato al fulmicotone.
Al
5' minuto il tabellone segnava già 5 - 14 dove i venafrani
mordevano i locali con un perentorio di un +9. Il primo
quarto si chiudeva con un 24 a 25,
con i napoletani in netto recupero
e con appena di 1 punto di scarto. I due fischietti Perrone
Stefania e Luca Cristina Teresa hanno fatto subito
intendere di non voler consentire una gara maschia. Penalizzando
così, più del dovuto, la difesa venafrana. Nel secondo quarto
la Megaride Napoli rispondeva punto a punto e si portava a fine
quarto sul 42 - 40 con un +2, mentre tra le fila venafrane
Domenico Ferraro aveva sul groppone già 4 falli. Terzo quarto.
La determinazione della Farmacia Sardella Venafro saliva in
cattedra ricucendo il divario e portandosi a fine quarto (55 -
63) con un +8. Ultimo quarto decisivo e con i venafrani
sempre più convinti di volere portare a casa la posta in palio.
Così è stato, fermando il tabellone sul 74 - 82 con un finale di
+8. Tra il tripudio dei supporter venafrani la Farmacia Sardella
Venafro ha potuto gioire del poker servito. Sugli scudi il
cecchino Andrea Alesse per lui 23 punti a referto.
Parlato (18), Mengoni (15), Ferraro (13) tutti
in doppia cifra. Non meno importante la prova di Trentini
(7), di Minchella (4) e Jelic (2).
Domenica 23
alle 18.00, arriva a Venafro la Geofarma Mola. Tra le cui
fila rispetto allo scorso campionato mancano pezzi pregiati come
Teofilo, Grimaldi e Risolo. Al momento sono a zero punti in
classifica ma di certo non vanno per niente sottovalutati. La
Farmacia Sardella Venafro oggi è considerata da tutti come la
squadra da battere a qualunque costo e coach Lotesoriere verrà a
Venafro con questo intento. Però, i venafrani non sono sazi di
vittorie e tra l'altro non hanno dimenticato che la Geofarma
Mola fu la squadra che ci penalizzò ai quarti di finale nella
stagione passata. I vari Mengoni, Trentini, Ferraro, Minchella,
coach Mascio, il vice Vettese e la società tutta lo ricordano
bene. Per cui voglia di riscatto per tutti. Domenica al
PedeMontana vogliamo il pubblico delle grandi occasioni e
che diventi il sesto uomo in campo a sostenere i propri
beniamini.
è proprio il caso di dire
che: "Se un indizio è un indizio, due indizi sono due indizi ma
se tre indizi sono una prova." La Farmacia Sardella Venafro
con il tris di vittorie consecutive ha dato prova del proprio
valore e vuole proseguire in questa striscia vincente. Dopo tre
vittorie su tre partite è alla vetta della classifica, anche se
in coabitazione, per differenza canestri.
La
partenza contro il C.U.S. Jonico Basket Taranto,
matricola in questo campionato di Divisione Nazionale C, non è
stata per niente brillante. Chiudendo il primo quarto (10-13)
sotto di tre lunghezze. Nel secondo quarto la musica
cambia, il motore diesel è caldo (fuori piove ed è freddo) ed i
ragazzi serrano le fila. Già nei primi 5' minuti lo svantaggio
viene recuperato (22-18) per raggiungere alla fine del quarto il
punteggio di 31-23. Dopo la pausa lunga, la musica non
cambia, anzì diventa più soave. Spettacolari giocate dove
l'atletismo dei nostri ragazzi la fanno da padrone. Degna di
nota una "stoppatona" di Domenico Ferraro. Il terzo
quarto si chiude con il tabellone che segna 46-30.
Nell'ultimo quarto si prosegue ad incrementare ancora il
divario. Tant'è che coach Arturo Mascio dà spazio ai
giovani di casa. Matteo Cocozza che mette a segno una
bomba dall'angolo e Roberto Zeoli che scrive due punti a
referto in terzo tempo su assist di Salvatore Durante.
Che ragazzi! Per niente intimoriti dalle colonne tarantine! Il
match si chiude con il punteggio di 66-46. Dove Parlato,
Mengoni, Ferraro, Alesse e Trentini
sono andati tutti a referto in doppia cifra. L'attacco è stato
meno proficuo delle volte passate, ma la difesa ha fatto la voce
grossa tenendo gli "universitari tarantini" a soli 46 punti. Il
tris è servito! Ora il pensiero è rivolto a sabato prossimo in
trasferta a Napoli. Ospiti della Megaride Basket Napoli di coach
Massimo Massaro. Tra le fila dei napoletani ci sono Tammaro
e Cristiano, giocatori di tecnica sopraffina.
Vincere fa bene e noi a Napoli vogliamo calare un poker di
vittorie.
Vincenzo Ferraro
Ufficio Stampa
Basket Venafro
La Farmacia Sardella
Venafro vs C.U.S. Jonico Bk Taranto
Due
video: stoppata di Domenico Ferraro ed interviste a fine
partita.
La Dynamic Venafro
targata "Farmacia Sardella", cala il tris
Venafro (IS), 9 ottobre 2011
Farmacia Sardella
Venafro vs C.U.S. Jonico Bk Taranto: 66 - 46
C.U.S. Jonico Bk
Taranto: Greco Andrea 1, Ambrosecchia Gianluca 12,
Fanelli Daniele 7, Moliterni Giambattista 12, Valentini Giovanni
4, D'Amicis Maurizio 6, Biafora Emanuele n.e., Di Bari Federico
n.e., Cavallo Eligio, Libroia Raffaele 4. Coach: Leale Nicola.
Arbitri:
Ringoli Giuseppe
Pio di Roma e Capotorto Gianluca di Palestrina (Roma)
Terno secco
sulla ruota di Venafro. La
Dynamic del presidente Paolo Di
Giovanni conquista un'altra
vittoria, la terza consecutiva
su tre disputate, spremendo
Taranto con un ventello di
differenza e rimanendo
capolista, in coabitazione, di
questo entusiasmante girone H
della Divisione Nazionale C.
Partita
da ritmi lenti e poco
accattivante dal punto di vista
dello spettacolo con moltissimi
errori al tiro per le due
compagini. Grande fisicità nel
pitturato per gli uomini di
coach Leale che contano sui due
lunghi “pesanti” Valentini (205
cm di altezza) e D’Amicis (208
cm), ma scontano l’assenza del
play Giuffrè, fermo ai box. Sul
fronte venafrano parziale
recupero a metà per il pivot
argentino Trentini, che ha
ripreso proprio in settimana ad
allenarsi dopo essere stato
fermo per una noia muscolare
circa 3 settimane.
PRIMO QUARTO.
Palla a due e partenza fulminea
degli ospiti. I cecchini di casa
Alesse, Parlato e Mengoni hanno
le polveri bagnate e proprio non
riescono a trovare il feeling
col canestro da 3 punti (0/6 nel
fondamentale). Approfittano così
i tarantini che in un amen si
portano sul 7-0 grazie al duo
Valentini-Moliterni abili dalla
media. Prova ad arginare la
falla Parlato, ma i locali sono
assolutamente impacciati. Lenti
e farraginosi. Non da meno i
pugliesi che almeno si prendono
quel poco di vantaggio dagli
errori al tiro della truppa di
coach Mascio. Come Ambrosecchia
che punisce con una tripla
pesante uno sbaglio da sotto di
Ferraro. D’Amicis poi gode di un
leggero vantaggio in centimetri
sotto le plance e lo fa pesare.
La
frazione, assolutamente incolore
per i molisani si chiude presto
sul 10-13 (10 punti in 10
minuti!!). Lo scout parla
chiaro: 1/9 da 3 punti (grazie
all’ 1/2 del giovane
Minchella!!), 1/4 da 2. Poca
legna alla causa. Non
eccezionali le medie degli
ospiti, ma la normalità del
gioco e delle conclusioni di
Moliterni e soci paga. Almeno in
questa frazione di gioco.
SECONDO QUARTO.
LA partita non riesce a
decollare. Si procede per
inerzia. E gli errori dal campo
si segnalano a iosa. Coach
Mascio gioca la carta Trentini,
reduce da un infortunio. Il
lungo argentino da la scossa ai
suoi, ma senza strafare. Pian
piano i giocatori di casa si
riprendono il terreno perso. E
il sorpasso avviene alla metà
del quarto grazie alla ritrovata
via del canestro da 3 punti del
play di casa Mengoni: 19-17. I
venafrani giocano leggermente
meglio. A differenza dei
pugliesi che non riescono a fare
giochi validi per garantire
l’uno contro uno per i lunghi.
Anzi sono proprio i dirimpettai
di D’Amicis e Valentini a
segnare nel pitturato
avversario. Jelic difende bene e
realizza anche. Ferraro, un
jolly imprendibile, fa il resto.
Con Trentini che presidia l’area
difensiva con estrema facilità.
Taranto si paralizza e fatica a
trovare la via. Il nuovo
arrivato Cavallo è ancora
lontano dalla forma migliore,
mentre Fanelli non ingrana. La
difesa locale da il meglio nel
pitturato proprio mentre Alesse
trova il ciaf da 3 punti. In 3
giri di lencette la Dynamic
mette il turbo. Ferraro e
Trentini da sotto si fanno
valere, mentre il solo D’Amicis
tiene a galla i suoi nell’altra
area. E Parlato ancora non trova
l’abbraccio della retina dalla
lunga. Ma i venafrani sono
saldamente avanti nel punteggio.
Al riposo lungo il tabellone
segna: 31-23. E allo scout è
eloquente il pessimo 0/6 degli
ospiti da 3 punti. TERZO
QUARTO.
La ripresa delle “ostilità” non
lascia speranze al nutrito
pubblico presente sugli spalti:
non sarà un'altra partita.
Infatti trascorrono invano 3
lunghi minuti di nulla: errori
al tiro, palle perse, falli
ingenui. Da ambo le parti. Rompe
nuovamente il ghiaccio Mimmo
Ferraro che prima si prende uno
sfondo da Fanelli e poi va a
realizzare in appoggio ben
assistito da Parlato. Il +10 è
servito. E l’intensità difensiva
degli uomini di coach Mascio è
asfissiante. Tanto che ancora
Fanelli è costretto ad un fallo
giudicato antisportivo dagli
arbitri dopo aver perso
l’ennesima palla in attacco per
intercetto di Trentini. Venafro
mantiene la distanza di
sicurezza anche senza la
certezza di Alesse, un pò’ in
ombra in attacco, ma molto
determinato nelle vesti di
difensore. Nonostante una prova
per niente convincente in
attacco i venafrani mantengono
lo scarto in doppia cifra (38-28
a 3’30’’ dalla sirena e 40-30 un
minuto dopo), arrivando anche al
massimo vantaggio con cui
chiudono il quarto: 46-30.
Frutto delle operazioni
d’attacco che portano Alesse e
Parlato a ritrovare la vena al
tiro da 3 punti dopo ottima
circolazione di palla. Taranto
paga una pessima mano al tiro
sia dalla media che dalla lunga:
3/10 da 2 e 0/3 da 3.
QUARTO QUARTO.
Gli ultimi 10
minuti di gioco non spostano di
una virgola il tema tattico
della partita. Le medie
complessive dal campo si alzano
leggermente e le due squadre
segnano di più. Ma senza
incidere sull’esito finale dalla
contesa. Che è ora nel totale
controllo dei venafrani. I quali
ci mettono poco per dilatare il
vantaggio grazie alla enorme
energia che riescono a trovare
negli uomini migliori, ma anche
dai giovani del vivaio. Alesse
riprende il cammino interrotto
dando segnali positivi. Come
Parlato che è utile come il pane
soprattutto nei giochi da post
andando a prendersi un vantaggio
con Greco in marcatura.
Nonostante
la tripla di Libroia dopo un
paio di minuti ci pensa subito
Parlato a replicare nello stesso
fondamentale per il 51-35. Jelic
difende benissimo su D’Amicis
mentre Mengoni rimane in panca
per un problema alla caviglia. I
pugliesi, che giocano a ritmi
lentissimi nonostante la
necessità di recuperare non
trovano mai la via facile per
servire sotto le plance i due
spilungoni. Difficoltà, questa,
che fa il paio con la pessima
serata al tiro delle guardie
(1/5 da 3 nell’ultimo quarto per
un complessivo 2/19 cadenzato
anche dal tremendo 10/21 ai
liberi) e con il dato dei
rimbalzi totali: Taranto 29
Venafro 44, in un fondamentale
in cui gli ospiti alla vigilia
apparivano nettamente favoriti.
Così la gara scivola via
condotta con saggezza e testa
dagli uomini di Mascio nel
sicuro porto venafrano.
Soprattutto grazie all’opera
demolitrice (ritrovata) di
Alesse abile a riprendersi le
sue triple pesanti. Con una
delle quali manda ancora al
massimo vantaggio i locali a 5
giri di lancette dalla sirena
lunga: 56-37. Il resto è una
bellissima cornice di tifo per i
giovanotti terribili del vivaio
venafrano. Una spinta dei tifosi
per i vari Matteo Cocozza,
Salvatore Durante e Roberto
Zeoli che l’allenatore venafrano
manda a battagliare sul parquet
negli ultimi minuti finali.
Fiducia abbondantemente ripagata
dal canestro da 3 punti di
Cocozza e dall’ottimo appoggio
di Zeoli per i 5 punti
consecutivi finali del
perentorio +20. Con assist da
lode di Salvatore Durante.
Partita in ghiaccio da tempo,
che per la verità Taranto ha
fatto poco per cercare di
ribaltare specie nell’ultima
frazione. Mentre i venafrani si
sono dimostrati ancora una volta
squadra compatta e mentalmente
forte. Con un bel pubblico e con
una buona dose di sfrontatezza.
E sabato si viaggia alla volta
di Napoli. Palabarbuto.
Avversario la Megaride. Palla a
due alle ore 19.
La Dynamic Venafro vs
C.U.S. Jonico Taranto, pregara
Venafro (IS), 8 ottobre 2011
Dopo due
vittorie consecutive, la Dynamic Venafro, domani contro il
C.U.S. Jonico Basket Taranto, punta a fare il tris. «Vincere
aiuta a vincere» La vittoria giova, più vinci e più potrai
vincere; siamo certi che non si può sempre farlo perché non
dipende solo da noi ma anche dagli avversari di turno, però
pensarlo ed essere determinati certamente aiuta! Incontro
questo che giunge dopo il superlativo successo ottenuto,
buttando il cuore oltre l’ostacolo, dai ragazzi di coach
Arturo Mascio, nella trasferta a Benevento di domenica
scorsa nella seconda di campionato. Dove il gaucho Augustin
Mengoni è stato MVP con ben 35 punti a referto. Con lui
hanno brillato, e non di luce riflessa ma di luce propria,
Domenico Ferraro con 15 punti, Andrea Alesse e
Salvatore Parlato per entrambi 14 punti a testa. Buono anche
l’apporto di Mitar Jelic, che stà sopperendo all’assenza
di Luciano Trentini, e del giovane Raffaele Minchella,
in grande crescita.
Però non dimentichiamo, che alla prima di campionato contro la
Pall. Città di Airola, Salvatore Parlato realizzò ben 30
punti con una valutazione di 51.
Il C.U.S. Jonico Basket Taranto si presenta al
PedeMontana di Venafro con una vittoria, di domenica scorsa
contro la Pallacanestro Mola, ed una sconfitta subita
all’esordio a Napoli contro la Megaride Basket Napoli. Al
momento occupa la sesta posizione in classica. Non sarà
certamente facile spuntarla: la squadra annovera tra le proprie
fila giocatori come Giuffrè, Fanelli,
Ambrosecchia, Moliterni e Valentini che né
sono lo starting five. Da parte dei venafrani c’è la forte
convinzione di proseguire nel trend vincente e regalare al
proprio pubblico un’altra vittoria tra le mura amiche.
Palla a due
domenica 9 ottobre alle ore 18 al PedeMontana di Venafro.
Dirigeranno la gara i signori Ringoli Giuseppe Pio di Roma e
Capotorto Gianluca di Palestrina (Roma)
Vincenzo Ferraro
Ufficio stampa Basket Venafro
La Dynamic Venafro a
Benevento, che impresa!
“Ragazzi superlativi che hanno saputo buttare il cuore
oltre l'ostacolo.”
Benevento,
2 ottobre 2011
Pallacanestro Benevento
vs Dynamic Venafro: 78 - 87
Arbitri:
Marino Antonio di Mercogliano (AV) e Marsico
Marco di Avellino.
Note:
usciti per falli Gaido e Piscitelli (Benevento).
Antisportivo a Mengoni (Venafro); tecnico alla panchina del
Venafro e tecnico al dirigente del Venafro addetto al tavolo.
Concede il bis con un fragoroso 78-87 la Dynamic
Venafro andando a violare il PalaParente di Benevento con una
grandissima prova di maturità tattica e soprattutto mentale.
La
truppa di coach Mascio vive una partita dai mille volti, regge
l’urto del ritorno dei locali, pareggia i conti negli ultimi
giri di lancette e messa la freccia, doma le sfuriate di
Piscitelli e soci. Bissando così l’ottimo successo in apertura
di stagione di domenica scorsa con l’Airola in casa. Alla
vigilia entrambi gli allenatori devono rinunciare a due pedine
fondamentali: la guardia tuttofare Grimaldi per i campani, il
lungo di sostanza ed esperienza Trentini per i molisani. Ma la
gara non risente. Anzi tutti i protagonisti danno vita ad un
incontro molto spettacolare con sussulti e recuperi da infarto.
Partono fortissimi gli ospiti. Apre le
danze il solito Piscitelli, ma i venafrani si accendono in un
attimo. In un paio di giri di lancette il parziale di 11-0 è
servito grazie a Ferraro e a 3 triple consecutive dei cecchini
Alesse, Mengoni e Parlato: 3-13 e Leonetti si vede subito
costretto alla sospensione tecnica per tamponare. Al ritorno in
campo, i locali ci mettono maggiore determinazione. Così,
guidati da un buon Credendino si riprendono il margine firmando
un contro parziale di 11-0 che rimette le cose a posto. Frutto
del contropiede fulmineo dei corridori di casa. E di una
imprevedibile sosta “mentale” degli avversari. Sullo slancio
Benevento trova con maggiore facilità la via del canestro,
appoggiando le opzioni d’attacco sulle spalle del duo
Piscitelli-Cavallaro che approfittano anche dei due falli già
refertati a Ferraro. A 2’35’’ dal primo mini intervallo il
neoentrato Minchella si prende un buon jumper e piazza il
sorpasso:17-18. Ma è fuoco di paglia. I molisani sembrano
maggiormente impacciati e poco fluidi in attacco. E pessimi al
tiro dalla lunga. Viceversa i beneventani trovano maggiore
feeling col canestro, specie in contropiede e dalla media. A
mantenere in piedi la baracca ospite ci pensa Mengoni freddo
dalla lunetta per un doppio 2/2 che chiude il tempo sul 26-22 e
con Ferraro che ha sul groppone 3 falli.
La
seconda frazione vive di maggiore equilibrio solo per i
primi 5 minuti, in cui entrambi i quintetti refertano 7 punti a
testa. Il tema tattico è abbastanza semplice: i locali giocano
maggiormente per Piscitelli sotto che sfrutta la propria
rapidità per mettere in crisi la difesa ospite, non disdegnando
le triple di Ausiello. I venafrani provano una circolazione di
palla adeguata per attivare le guardie al tiro. I 5 minuti
successivi sono ad appannaggio del Benevento che punisce
sistematicamente i grossolani errori in attacco di Mengoni e
compagnia. Non è un caso che in un amen Gaido e soci si trovino
ad un meritato +9 (40-31) che la dice lunga sull’andamento della
gara. E come al solito è la lunetta a mantenere in vita i
venafrani, con un abile Ferraro. Ma i 7 punti di differenza
inducono coach Mascio ad una attenta riflessione durante
l’intervallo lungo. Anche perché le statistiche parlano chiaro:
1/5 dall’arco e 3/7 da 2 non è un bel vedere.
L’inerzia della partita cambia però ad inizio
terza frazione. Nonostante, da subito, Ausiello apra le
marcature con un facile appoggio, la Dynamic Venafro è
maggiormente sul pezzo. In un solo giro di lancette si porta dal
42-33 al 42-40 con un ottimo movimento di Jelic ben servito da
Mengoni, il quale poi chiude il cerchio con una solita tripla.
Benevento accusa il colpo. Coach Leonetti si affanna dalla panca
a trovare le rotazioni giuste. Ma i suoi uomini migliori sotto
le plance, Piscitelli e Cavallaro, soffrono una più efficace
difesa di Ferraro, Parlato e Jelic. E i tiratori fanno cilecca.
Ma la partita in questa fase non decolla. Gli attacchi delle due
formazioni mancano di incisività e le palle perse sui due fronti
si contano a frotte. Le squadre si tallonano e attivano i
rispettivi bonus che modificano il punteggio con il solo ricorso
alla lunetta. Una mano ai locali prova a darla il play ospite
Mengoni che dopo aver perso palla nell’area avversaria commette
un ingenuo fallo giudicato antisportivo dal duo arbitrale.
Nonostante ciò però i dieci in campo giocano alla pari, anche
nel punteggio. Fino agli ultimi 60 secondi. Quando anche la
panchina venafrana prova a dare un contributo alla “causa”
locale facendosi fischiare un tecnico per proteste. Inevitabile
il +4 per Benevento che archivia il terzo periodo mentre
Minchella fa tutto bene tranne l’appoggio finale solitario sulla
sirena.
Si
arriva così agli ultimi agitatissimi ed entusiasmanti 10 minuti
di gioco. Primo sprint per i locali che partono subito bene
con la bomba di Ausiello (64-59) e la tripla di Gaido (67-60). A
ciò si aggiunge una bella dose di protagonismo dell’arbitro
Marsico che trova opportuno sanzionare con un tecnico ed una
conseguente espulsione (difficile capirne il motivo, per la
verità) per il dirigente del Venafro addetto al tavolo.
Conseguenza di ciò un bel 2/2 dalla lunetta per Credendino più
possesso per i campani. I venafrani però sono squadra più matura
rispetto al passato e non si perdono d’animo pur giocando così
così. Mengoni tiene insieme i cocci dei suoi e prova a
ricostruire lo spirito di gruppo. Aiutato in ciò da una maggiore
verve difensiva di Alesse, Ferraro e Parlato, con Jelic a fare a
sportellate nel pitturato. Un primo segnale arriva in breve
tempo: Mengoni inventa letteralmente un canestro e nell’azione
successiva è Alesse a bucare la retina da 3 punti. Altra
formazione in campo ora, quella della Dynamic Venafro. Non
scalfisce nemmeno la tripla di Piscitelli per il +7. Gli ospiti
ragionano di più e difendono meglio. Anche a zona quando serve.
Il pareggio è nell’aria. E arriva a 4’50’’ dalla conclusione.
Credendino e Gaido sono meno lucidi e hanno un bel bagaglio di
falli a referto. In più Piscitelli diviene l’unica e sola
opzione d’attacco per i suoi. Prevedibile e meglio difeso. Così
Credendino sbaglia da sotto e protestando si becca il meritato
tecnico che manda in lunetta per il pieno Mengoni. Dal possesso
conseguente è Parlato a sfruttare la linea della carità per
fallo di Biagio Sergio. Pari e patta: 72-72. Tutto da rimettere
in gioco. Entra in scena la grande difesa ospite. Il primo è
Alesse che costringe subito ai passi Ausiello. E stavolta i
venafrani non falliscono in attacco. Proprio Alesse chiude in
solitaria un bel contropiede dopo l'errore al tiro di
Piscitelli. Sorpasso ospite. L’allenatore di casa cerca di
contenere il play molisano Mengoni alternando in marcatura su di
lui i due registi di casa Gaido e Credendino. Ma a lungo andare
il numero 6 ospite si rivela il fattore in più per i venafrani.
Il resto lo fa la squadra difendendo divinamente. Così proprio
Mengoni inventa un canestro al limite dei passi per il 74-76 a
2’38’’. Nell’azione successiva proprio Gaido commette sfondo (4°
fallo) e concede una nuova palla per Venafro. E quando il gioco
si fa importante i giocatori importanti salgono in cattedra. Se
Mengoni è abile a segnare il panico tra gli avversari, Alesse è
mortifero nel siglare la tripla dall’angolo che manda gli ospiti
sul +5 proprio nella fase più delicata della gara (74-79). Con
meno di 2 minuti da disputare. Benevento si affida ai suoi
uomini più d’esperienza. Ma senza ottenerne vantaggio. Gaido
forza inspiegabilmente penetrazione e tiro, fallendo
miseramente. Sul fronte opposto Mengoni in un gioco a due con
Parlato chiama al raddoppio Biagio Sergio che ingenuamente
commette fallo mandando in lunetta il forte giocatore argentino
che però fa 1/2. Ma la gara pare segnata. A ben vedere è proprio
il trio di atleti più atteso di casa Gaido- Credendino-
Piscitelli a deludere. Non è un caso che proprio Ausiello infili
la tripla della speranza:77-80. Ma i venafrani timbrano un
parziale da circoletto di 7-1 che manda i titoli di coda. Ci
pensa il solito Mengoni che estrae dal cilindro tutto il
repertorio di esperienza e atletismo di cui è dotato. Al limite
dello sfondo realizza in appoggio dai 3 metri e costringe al
fallo per il libero supplementare proprio il suo marcatore,
Credendino. La freddezza del play da il + 6 per Venafro(77-83) a
45’’ dalla sirena finale. E se poi Gaido fa 1 su 2 dalla linea
della carità, quasi più nessuno dei presenti può credere al
recupero miracoloso. E così, la gara si chiude dalla linea della
carità con Mengoni e Ferraro che non falliscono. Una vittoria
importantissima per il sodalizio di patron Di Giovanni che ora
potrà provare la via del recupero del lungo argentino Trentini
che tornerà ad allenarsi proprio questa settimana al fine di
cercare il tris di vittorie domenica prossima tra le mura amiche
con la formazione del Cus Jonico Taranto.
La Dynamic Venafro in
trasferta a Benevento, per la seconda di campionato
Venafro (IS), 1 ottobre 2011
“Chi ben comincia è a metà dell’opera.” e “Se il buon
giorno si vede dal mattino.”
Il
citare questi due proverbi è abbastanza comune nell’uso
quotidiano della nostra vita, ma nel nostro caso ben si
adoperano a presentare il nuovo cammino nel campionato di
Divisione Nazionale C della Dynamic Venafro, che domenica
pomeriggio alle ore 18 affronterà in trasferta la Pallacanestro
Benevento. Incontro questo che giunge all’indomani del
convincente successo interno, di domenica scorsa nella prima di
campionato, riportato dai ragazzi di Arturo Mascio. Pur privi di
Luciano Trentini, i venafrani hanno saputo imporsi fin dalla
palla a due su Airola, formazione decisamente ostica, grazie
alle incisive prove di Salvatore Parlato e Augustin Mengoni. Da
Alesse, Ferraro, Jelic, Minchella, Brusello, Zeoli ed i gemelli
Cardarelli, tutti applauditi dal pubblico, presente al
Pedemontana, che ha voluto esternare la piena soddisfazione ed
apprezzamento per la netta vittoria. Con la Pallacanestro
Benevento non sarà certamente facile: la squadra, già affrontata
in amichevole nella fase di precampionato, è ben assemblata per
questa categoria, con giocatori di esperienza quali su tutti
Credendino e Piscitelli, reduci dalla sconfitta di Catanzaro ma
vogliosi di un pronto riscatto nella prima tra le mura amiche.
Da parte dei venafrani c’è la forte intenzione di proseguire nel
trend vincente, mettendo a segno così anche la prima vittoria in
trasferta della stagione.
Arbitreranno la gara i signori Antonio Marino di Mercogliano
(AV) e Marco Marsico di Avellino.
Vincenzo Ferraro
Ufficio stampa Basket Venafro
Buona la prima per la Dynamic Venafro
Venafro (IS), 25 settembre 2011
Dynamic Venafro vs
Pallacanestro Città di Airola: 95 - 71
PALL. CITTA' DI AIROLA: Falzarano Daniele10, Iannarilli
Nicola 9, Albarella n.e., Del Vecchio 13, Smorra Ferdinando 4,
Mascolo Giuseppe 10, De Sisto Gennaro 4, Riccio Fabio 21,
Marsicano n.e., Niccolai Luciano, Coach: Esposito Pierluigi.
Arbitri:
Lupelli Lorenzo ed Alessio Sansone di Aprilia (LT)
Buona la prima. Con una vittoria mai in
discussione e con sprazzi di bel gioco la Dynamic Venafro bagna
il suo esordio in questa terza stagione consecutiva nel
campionato di C-Dilettanti (ora Divisione Nazionale C) dominando
in lungo e in largo la formazione dell’Airola arrivando anche a
sfiorare i 100 punti di score.
In
una partita in cui l’ala Salvatore Parlato assolve al ruolo di
mattatore assoluto con 30 punti e una valutazione complessiva da
evidenziatore, coach Mascio ha saputo ben motivare i suoi
entrati in campo con il giusto impatto mentale e con la
necessaria determinazione. Al resto hanno pensato un ottimo
Mengoni, un motivatissimo Alesse e i due “lunghi” da battaglia
Ferraro e Jelic. Assente per infortunio l’altro pivot da
garanzia assoluta,Luciano Trentini, buone le prove nel complesso
della panchina. In evidenza tutto il prodotto locale: Raffaele
MInchella, Alessandro Brusello, Roberto Zeoli e i due tremendi
gemelli Cardarelli (Antonio andato anche a referto su assist del
fratello Enzo!). Nulla da fare per Del Vecchio e soci, apparsi
incapaci di incidere in una gara in cui la migliore
organizzazione di gioco dei venafrani ha avuto vita facile in
entrambe le aree. Sin dalla palla a due appare chiaro che il
pallino del gioco è tutto nelle sagge mani del play argentino
Mengoni che attiva di volta in volta i suoi. Pronti via e
Venafro firma subito un parziale di 8-0 opera di una tripla dall’angolo
di Alesse, un gioco da 3 punti di Mengoni e un appoggio da sotto
di Parlato. Del Vecchio e Smorra tamponano la piccola emorragia
,ma in un amen i locali rimettono distanza grazie ad un freddo
Jelic dalla lunetta e al solito Mengoni per il 15-5. Il margine
di 10 punti è il timbro sulla gara. Un distacco che di fatto gli
ospiti non riusciranno più a colmare. Anzi. I 5 minuti
successivi accrescono le differenze. Parlato continua a
predicare ottimo basket assecondato in questo dai compagni. Che
danno un’ottima impressione anche in difesa. Squadra più
compatta e coesa e molto perimetrale nelle fasi offensive.
Airola ci prova dalla lunga distanza sperando in Riccio e
Smorra,ma i primi dieci minuti segnano un eloquente +15 per i
molisani. Nonostante due triple consecutive di Iannarilli e
Riccio i venafrani non si scompongono minimamente. Parlato
trasforma in oro e punti ogni pallone che tocca (compresa una
tripla allo scadere a mò di palleggio pallavolistico!!),
Ferraro, Jelic e Brusello aprono la scatola sotto le plance per
dare poi punti ad Alesse e Minchella.
Il
tutto condito dalla sapiente regia di Mengoni. Così in altri 5
minuti Venafro si porta sul 41-24 con buona pace dei pochi
tifosi campani giunti in Molise con la speranza di rivedere la
gara equilibrata dello scorso anno. Prima del riposo lungo ci
pensa ancora Mengoni a scaldare gli appassionati con due
micidiali bombe alla sua maniera mandando i titoli con due tempi
di anticipo. L’impressione di tutti è chiara: Venafro in
assoluto controllo della partita. La seconda frazione registra
anche il primo massimo vantaggio:+21(58-37 per mano di un
pungente Alesse). E mentre coach Mascio può ben pescare dalla
panca trovando minuti e punti nei suoi giocatori, l’allenatore
ospite prova senza costrutto a spronare Smorra e compagnia,
storditi in realtà dalle scorribande in contropiede dei
venafrani. Così nelle aperte praterie ospiti trovano conforto
Brusello (peccato il suo 3/6 ai liberi), Roberto Zeoli (2/2 ai
liberi) e i velocissimi Cardarelli. All’ultimo intervallo si va
con un rafforzato 76-51 con chiusura del tempo di Del Vecchio
abile ad appoggiare da sotto. L’ultimo quarto è da copione. Ma
il tema tattico della gara è tracciato da tempo e nulla può
accadere oltre. Coach Mascio concede fiato ai suoi uomini
migliori tenendo sulla corda il resto dei giocatori in campo.
Riccio e Falzarano sul versante campano ci mettono la faccia e
mantengono comunque in piedi la barca anche se con molto
affanno. La gara si chiude (si fa per dire) con l’ultimo e
prezioso canestro di Antonio Cardarelli su assist in contropiede
del fratello gemello Enzo. Due punti per la storia per il
gemello. Due punti che vogliono dire pasticcini in settimana. Ma
soprattutto due punti importanti conquistati dalla squadra di
patron Di Giovanni che rompono il ghiaccio in questa nuova
avventura. In una stagione che si preannuncia entusiasmante
ancorché difficile. A partire da domenica: trasferta a Benevento
per rendere visita ad una compagine di assoluto rispetto che
deve riscattarsi da una sconfitta all’esordio.
E ancora senza il lungo di riferimento Trentini.
La prima di
campionato a cui partecipiamo per il terzo anno consecutivo.
Ospite al Pedemontana la Pallacanestro Città di Airola.
Dopo
la lunga sosta estiva, ufficialmente inizia il campionato di
Divisione Nazione C - girone H (ex C1, ex C Dil.). Di sicuro
sarà un campionato ancora più avvincente e combattuto del
passato grazie alle modifiche normative fatte dalla Federazione,
che obbligando l’iscrizione a referto di cinque under e cinque
senior nel campionato di Divisione Nazionale A, ha causato, in
questo campionato, un aumento di presenze di senior di qualità,
che per trovare una squadra sono stati costretti a scendere di
categoria.
Il nostro roster, allestito da coach Arturo Mascio e dal
Team Manager Valter Zaccardelli, è composto da sette
senior: Augustin Mengoni, Domenico Ferraro,
Luciano Trentini, Andrea Alesse, Salvatore Parlato,
Mitar Jelic e Alessandro Brusello e da una folta
nidiata di under del nostro vivaio: Raffaele Minchella,
Enzo Cardarelli, Antonio Cardarelli, Pasquale
Montanaro, Salvatore Durante, Alessandro Di Lauro,
Roberto Zeoli, Nicandro Potena e Matteo Cocozza.
Per vari motivi, mancano dal roster: Furio De Monaco,
Mohamed Loughlimi, Marvin Trimarchi, Andrea Lepore,
Claudio Berardi, Antonio Cardinale ed infine coach
Ciro Cardinale. A loro un grande in bocca a lupo.
Pensiamo di essere abbastanza competitivi e di potercela giocare
con chiunque. Le qualità individuali ci sono, ma non bastano, in
questo sport si vince di squadra e se riusciamo ad essere un
team coeso, dove ognuno si sacrifica e si sostiene, allora tutti
insieme possiamo raggiungere risultati insperati. Parole queste
che ben ribadì il Presidente Paolo Di Giovanni ai
giocatori il giorno del raduno. Dove tra l’altro disse: «Siamo
giunti fin qui con enormi sacrifici, ma è un onore per me, per
la società e per la Città di Venafro partecipare per il
terzo anno consecutivo al Campionato di Divisione Nazionale C.
La crisi economica, che tutti stiamo vivendo e ci attanaglia, ha
decimato tantissime società sportive, che sono state costrette a
chiudere i battenti. Ma Venafro no! Venafro c'è! Siamo
orgogliosi di esserci, anche se con alcune difficoltà, che ci
hanno indotto ad essere più parsimoniosi di quanto già lo
eravamo.»
Appuntamento
domenica 25 alle ore 18.00 al Pedemontana.
Arbitreranno
l'incontro i Sigg. Lorenzo Lupelli e Alessio Sansone di Aprilia
(LT)
Buon Basket a Tutti!
Vincenzo Ferraro
Ufficio Stampa Basket Venafro
La Dynamic Venafro, ultima amichevole con la BPF
Basket Cassino
Cassino (FR), 17 settembre 2011
Ultima
amichevole prima dell’esordio in campionato, domenica 25 alle
ore 18.00 al Pedemontana, contro la Pallacanestro Città di
Airola.
Amichevole
di valore contro la BPF Basket Cassino che milita anch’essa, per
il primo anno, nel campionato di Divisione Nazionale C (DNC ex C
dil.) ma nel girone G, che per la composizione delle società
partecipanti, tutte laziali, si può definire un girone
regionale. Scrimmage importantissimo per i venafrani per
un’ulteriore verifica dello stato di preparazione. Peccato che
in questa occasione era assente, per motivi familiari, coach
Arturo Mascio, ma sempre in contatto telefonico con il
presidente Paolo Di Giovanni, presente sugli spalti, per
informarsi sugli sviluppi dell’incontro. Al suo posto a condurre
i giochi il validissimo assistant coach Luca Vettese, che
purtroppo ha dovuto rinunciare all’impiego di Luciano Trentini,
fermo in panchina per risentimenti muscolari.
Una gara vera e
maschia per tutti i quaranta minuti. Per Venafro in campo:
Mengoni, Alesse, Ferraro, Parlato ed Jelic. In
rotazione Minchella con una fugace apparizione dei
giovani Antonio Cardarelli e Cocozza. Seppur
rimaneggiata, la Dynamic Venafro partiva subito con il
piglio giusto, ma ben presto i cassinati di coach Raffaele
Porfidia si portavano in vantaggio con ben 12 lunghezze.
Chiudendo il primo quarto con il punteggio di 23 a 11. Nel
secondo quarto si ristabiliva l’equilibrio in campo con i
venafrani, in pieno recupero, che chiudevano alla sirena con un
parziale di 26 a 13 a favore. Terzo quarto con parziale sempre a
favore dei venafrani di 14 a 11. Ultimo quarto, intensissimo ma
molto corretto secondo lo spirito amichevole, dove si lotta su
ogni pallone e dove la voglia di vincere da parte di entrambe le
squadre è altissima. Con Venafro, panchina corta, che tiene a
distanza la BPF Basket Cassino di 5 lunghezze fino all’ultimo
giro di lancette dove i cassinati superavano i venafrani
portandosi sul 64 a 63. A seguire due fischi dubbi da parte
degli arbitri, un non fischio su penetrazione di Mengoni
ed un fischio a Confessore con fallo in attacco. Ultimi 4
secondi, rimessa di Venafro nella metà campo di Cassino, palla
ad Alesse che insacca da 2 per il più 1 di Venafro.
Punteggio finale BPF Basket Cassino 64 - Dynamic
Venafro 65.
Per entrambe le
squadre termina qui la fase precampionato.
Sabato 24 la
BPF Basket Cassino esordirà fuori casa, nel campionato di
Divisione Nazionale C – girone G, ospite degli universitari
della Luiss Roma di coach Massimiliano Briscese.
Invece la
Dynamic Venafro esordirà nel girone H, fra le mura amiche,
domenica 25 ore 18,00, ospitando la Pallacanestro Città di
Airola di coach Pierluigi Esposito.
La Banca
Etruria Venafro, amichevole con Pall. Benevento
Benevento,
11 settembre 2011
A
poco meno di due settimane all'inizio del campionato di
Divisione Nazionale C, la Banca Etruria Venafro ha fatto visita
alla Pallacanestro Benevento per la disputa della seconda
amichevole di precampionato.
Rispetto alla
prima amichevole contro il Globo Isernia, questa seconda
sgambata rappresentava per coach Arturo Mascio un test
importante, in quanto la Pallacanestro Benevento fa parte dello
stesso girone H.
La Banca Etruria
Venafro si è presentata a Benevento con Augustin Mengoni, Andrea
Alesse, Raffaele Minchella, Salvatore Parlato, Mitar Jelic,
Luciano Trentini ed i giovani del vivaio venafrano: Enzo
Cardarelli, Antonio Cardarelli, Salvatore Durante, Matteo
Cocozza e Roberto Zeoli. Dagli effettivi mancavano Alessandro
Brusello e Domenico Ferraro, quest'ultimo fermo
precauzionalmente per un risentimento muscolare patito nella
seduta di allenamento di venerdì sera, ma comunque presente
sugli spalti da spettatore.
La partita da
subito volgeva a favore dei venafrani. Finché, ad un certo
punto, i beneventani, in evidente affanno, hanno iniziato ad
intimorire gli ospiti, con un gioco duro al di là del
consentito. Tanto è vero che coach Mascio a metà del secondo
quarto decideva di chiudere lì l'incontro, in considerazione che
tale andazzo stava snaturando lo spirito amichevole e poteva
causare qualche infortunio ai propri giocatori. Decisione poi
rientrata, ma le scintille in campo no! Nel prosieguo i
beneventani, forti nel loro atteggiamento, hanno avuto il
sopravvento sui venafrani portandosi in vantaggio con ben 18
punti di scarto.
A metà dell'ultimo
quarto, per amor proprio e amor di gruppo, i venafrani sono
ritornati a giocare. E piano piano macinando un bel gioco, con
il sanguigno Parlato in penetrazioni e tiri dai 6,75, con il
cecchino Alesse con tiri morbidi dai 6,75, con Mengoni e
Minchella che dettavano i giochi, con Jelic e Trentini che si
battevano nell'area pitturata, con l'apporto dei giovani
Cocozza, Durante, Zeoli e la sfrontatezza dei gemelli
Cardarelli, lo strappo veniva quasi del tutto ricucito.
Chiudendo la partita con il punteggio di 79-74 a favore dei
beneventani.
Il calendario
prevede che giorno 2 ottobre la Banca Etruria Venafro affronterà
ufficialmente, a Benevento nella seconda giornata di campionato,
proprio la Pallacanestro Benevento. Ma quel giorno i giochi
saranno sicuramente diversi.
Prossima
amichevole, sabato 17 settembre, contro il Cassino inserita nel
girone G sempre del campionato di Divisione Nazionale C.
La Banca
Etruria Venafro, amichevole con il Globo Isernia
Venafro, 7
settembre 2011
Dopo
due settimane intense di dura preparazione, la prima sgambata,
in amichevole, contro Il Globo Isernia che milita nel campionato
di C reg. Abruzzo/Molise di coach Ciro Cardinale, ex di
turno insieme a Roberto Berardi.
Occasione per
verificare, da parte di coach Arturo Mascio, il lavoro
fin qui svolto. In campo netta supremazia della Dynamic Venafro
sia sotto il profilo atletico che tecnico. I venafrani, un pò
impallati nelle gambe per i carichi sostenuti in questi giorni,
non hanno avuto la fluidità e la rapidità per applicare al
meglio gli schemi di gioco. Scrimmage importante, dicevamo per
coach Mascio, per valutare l'apprendimento degli schemi
provati nelle partitelle in famiglia. Test anche per i giocatori
per conoscere le caratteristiche dei propri compagni, in quanto
per alcuni è stata la prima occasione per giocare insieme. Il
ricercare il timing, l'amalgama e l'affiatamento giusto per
essere un gruppo coeso.
Domenica scorsa,
dopo una settimana di grande impegno e sacrificio fisico, i
nostri ragazzi hanno trascorso insieme una giornata, lontani dal
Pedemontana, diversa per riuscire a creare un bel gruppo anche a
livello umano.
Momento
di aggregazione societaria per tutti. Cosa di meglio se non un
pranzo rupestre nella campagna venafrana, all'ombra di un
pergolato e di alberi d'alto fusto, per allentare la morsa della
calura, trovare un pò di frescura e rinvigorirsi nel corpo e
nella mente?
Una sbraciata è
stata anche l'occasione per vedere all'opera, sotto altre vesti,
il nostro gaucho Mengoni, che ha dato prova di maestria
nell'arrostire carni e salsicce per tutti i commensali. Tutti
hanno dato il loro contributo, in particolare le signore, che ci
hanno deliziato con i propri manicaretti, preparati la sera
prima, cucinati secondo radici culinarie diverse legate alla
cultura popolare dei propri paesi d'origine. Sapori molisani,
campani, laziali, siciliani ed argentini.
Presenti
tutti i giocatori, eccezion fatta di Salvatore Parlato assente
per impegni familiari. Nell'occasione, Mitar Jelic, l'ultimo
arrivato, ha avuto modo di conoscere i dirigenti e i compagni di
questa nuova stagione sportiva.
Ospite
graditissimo Andrea Lepore. Nel corso del pranzo ci sono state
due gradite visite di Ciro Cardinale, coach quest'anno al Globo
di Isernia, che milita nel campionato C reg. Abruzzo/Molise, e
di Antonio Cardinale in forza alla Mens Sana Campobasso nel
campionato Divisione Nazionale B.
Tra una pietanza e
l'altra cosa fare? Giochi di carte, una scala quaranta tra i
giovani e giochi di prestigio da parte di Vincenzo Minchella e
Domenico Ferraro a sfidarsi a chi era più bravo, mentre gli
astanti attoniti cercavano di capire i trucchi.
è volato anche
qualche gavettone per rinfrescarsi, ma nel parlare del più e del
meno l'argomento principe è stata la pallacanestro, ovviamente.
Scambi di idee e di opinioni sul campionato, che ci accingiamo
ad affrontare, la valutazione della qualità degli altri roster,
le aspettative dei giocatori e dei loro genitori, i progetti in
cantiere per offrire sempre di più ai nostri tesserati ed alla
città di Venafro, al di là della pallacanestro, ma ad essa
collegati. Il raccontarsi per conoscersi meglio. Sono state
alcune ore di piacevole compagnia, un momento per stare insieme
e sentirsi parte importante di una sola famiglia. La famiglia
del Basket Venafro!
La Banca
Etruria Venafro con Mitar Jelic completa il roster
Venafro, 29
agosto 2011
"Mancava
un ultimo tassello per completare il roster.”
Queste le parole del Presidente Paolo Di Giovanni (in
foto), che prosegue:
“Sapevamo di essere corti nei cambi ed affrontare un campionato
di Divisione Nazionale C girone H, che dagli addetti ai lavori è
considerato come il più competitivo a livello nazionale, sarebbe
stato un grande rischio per noi. Dopo attente valutazioni sia
tecniche-atletiche che morali su alcuni giocatori la nostra
scelta è ricaduta su un atleta di categoria Mitar Jelic a
cui và il nostro benvenuto.”
Mitar Jelic (in foto),
classe ’86, nativo di Podgorica (Montenegro), alto 200 cm. ruolo
4-5, ultima stagione al Delta Salerno (C Dil. – ex girone H),
compagno di Salvatore Parlato. Giocatore di categoria che già da
diversi anni milita in C Dil. con Porto S. Elpidio, Campobasso,
L’Aquila ed ancora Phogas Campobasso.
Mitar Jelic già da questa mattina
è a disposizione di coach Arturo Mascio per iniziare la
preparazione atletica.
Vincenzo Ferraro
Ufficio Stampa Basket Venafro
La Banca
Etruria Venafro, annullata amichevole con Marino (Roma)
Venafro, 29
agosto 2011
L'amichevole
prevista in data 1 settembre, ospiti del Gruppo Amida Marino
(Roma), è annullata. La stessa verrà disputata in data da
stabilirsi.
Vincenzo Ferraro
Ufficio Stampa Basket Venafro
La Banca
Etruria Venafro al lavoro
Venafro, 24
agosto 2011
Va a ritmi serrati la preparazione atletica della Banca Etruria
Venafro. Manca poco più di un mese all'esordio del 25 settembre
al Pedemontana contro la Pallacanestro Città di Airola.
Questa
torrida estate con temperature oltre i 35° gradi e con un tasso
di umidità che sfiora il 70% di sicuro non aiuta gli atleti in
questa fase preparatoria, ma i tempi son stretti e bisogna
stringere i denti. Gran caldo almeno fino a martedì, colpa di
questa "bolla africana" che sta innalzando le temperature. Il
programma allenamenti, come stilato da coach Mascio e dal suo
vice Vettese, si svolge con due sedute giornaliere. Giovedì,
1 settembre alle ore 19,00, è prevista una prima amichevole
a Marino (Roma) ospiti del Gruppo Amida Marino di coach
Gianclaudio Pennacchia, società neopromossa nel campionato di
Divisione Nazionale C - girone G. Mercoledì, 7 settembre,
seconda amichevole questa volta con l'A.S.D. Il Globo di
Isernia, di coach Ciro Cardinale, che milita nel campionato C
reg. Abruzzo/Molise. Domenica, 11 settembre, altra
amichevole ancora da definire. Sabato, 17 settembre,
ultima amichevole con la BPF Basket Cassino, di coach Raffaele
Porfidia, anche questa società neopartecipante al campionato di
Divisione Nazionale C - girone G. Questi scrimmage saranno
utilissimi a coach Mascio per testare la tenuta fisica dei
giocatori e l'assimilazione degli schemi partita, prima
dell'esordio in campionato.
Vincenzo Ferraro
Ufficio Stampa
Basket Venafro
La Banca
Etruria Venafro si raduna
Venafro, 23
agosto 2011
Ieri lunedì 22, alle 19,00 presso il palazzetto Pedemontana, la
Banca Etruria Venafro si è radunata per dare corso al nuovo anno
sportivo che la vede per il terzo anno consecutivo a partecipare
al campionato di Divisione Nazionale C, ex C dil..
Alla
presenza dei dirigenti, dello staff tecnico e dei giocatori, il
Presidente Paolo Di Giovanni nel dare il benvenuto
a tutti ha tenuto a sottolineare:"Siamo
giunti fin qui con enormi sacrifici, ma è un onore per me, per
la società e per la città di Venafro partecipare per il terzo
anno consecutivo al Campionato di Divisione Nazionale C. La
crisi economica, che tutti stiamo vivendo e ci attanaglia, ha
decimato tantissime società sportive, che sono state costrette a
chiudere i battenti. Ma Venafro no!Venafro c'è!
Siamo orgogliosi di esserci, anche se con alcune difficoltà, le
quali ci hanno indotto ad essere più parsimoniosi di quanto già
lo eravamo. Il Basket Venafro non è puramente solo
pallacanestro! Il Basket Venafro ha un'etica sportiva per cui è
nel sociale, è un'aggregazione di famiglie e di giovani. Noi
vogliamo essere un esempio per la città di Venafro. A voi
giocatori chiedo di essere un team dove ognuno si sacrifica per
l'altro e tutti insieme possiamo raggiungere traguardi
irraggiungibili che solo un team può raggiungere. L'anno
trascorso ci ha visti alla settima posizione, eravamo una
squadra e non un team ma se lo fossimo stati, mettendo da parte
alcune individualità, per la qualità tecnica che avevamo
certamente avremmo raggiunto una posizione più alta in
classifica. Mi fermo qui e augurandovi buon lavoro vi affido al
nostro coach Arturo Mascio ed al suo vice Luca Vettese
per iniziare la preparazione fisica."
Dopo alcune foto di rito il gruppo dei giocatori si è trasferito
all'adiacente Stadio Comunale per gli esercizi fisici per poi
proseguire di nuovo in palazzetto per una seduta di tiri a
canestro.
Prosegue
il lavoro certosino di definizione del rooster per la società di
pallacanestro Banca Etruria Venafro. Dopo le riconferme del
fortissimo play, nonchè capocannoniere del girone G nella
passata stagione, Augustin Mengoni e dei lunghi
Domenico Ferraro e Luciano Trentini, il sodalizio del
presidente Paolo Di Giovanni ha aggiunto due tasselli
importanti e di assoluto valore al mosaico in costruzione. Si
tratta dell’ala grande Salvatore Parlato, proveniente da
un’ottima stagione nelle fila della Delta Salerno(C1-dilettanti)
e della guardia di Rieti Andrea Alesse, lo scorso anno a
Cosenza in C1 dilettanti, gradito ritorno nella città pentra con
cui ha militato due stagioni orsono. Accanto a questi giocatori
lo staff tecnico ha inteso riconfermare la massima fiducia ai
prodotti del vivaio locale reduci da stagioni molto positive.
Nella fattispecie riconfermato
il play ancora non ventenne
Raffaele Minchella
e il lungo
da
mille battaglie,nonostante la giovanissima età
Alessandro Brusello. Coach Mascio potrà poi contare
sulla freschezza dei ragazzi delle giovanili. Tra questi il duo
di gemelli terribili Antonio ed EnzoCardarelli.
Ma la società diretta dal D.S. Zaccardelli è alla ricerca
anche di un valido 4, un duttile giocatore da mansioni sotto le
plance e allo stesso tempo abile dal perimetro. L’ultimo colpo
per chiudere il mercato e garantire anche per la stagione che
dovrà venire un campionato di assoluto spessore. Cercando di
ripetere la esaltante stagione appena conclusa e chiusa con i
play off per la serie B, risultato mai raggiunto prima dai
colori venafrani.
Sorbo
Pasquale
responsabile rapporti con la stampa
La Banca Etruria
Venafro firma Salvatore Parlato
La
società Banca Etruria Venafro comunica di avere raggiunto
l’accordo contrattuale con il giocatore Salvatore Parlato.
L’atleta,nato nel 1986 ad Avellino, alto 197 cm, ha disputato
l’ultimo campionato nelle fila della formazione del Delta Basket
Salerno, nel girone H della serie C-Dilettanti. Ottima
duttilità, grande precisione dal perimetro e buon rimbalzista,
Parlato potrà essere utilizzato da coach Mascio
nel ruolo di 3-4 garantendo un eccellente minutaggio e una buona
media punti (16 nella stagione appena trascorsa) e una mano
caldissima dalla linea dei 3 punti (44% di media). Parlato,
nonostante i suoi 25 anni ancora da compiere, vanta una buona
esperienza nella categoria. Per due anni consecutivi ha
indossato la casacca di Nocera Inferiore (serie C-dilettanti)
per poi approdare a Gragnano e salire di categoria (B2 girone
D). L’anno successivo il ritorno alla C-dilettanti nella
formazione del Benevento (girone F), per arrivare la scorsa
stagione alla corte della società di Salerno. L’arrivo del
cestista avellinese nel sodalizio di patron Paolo Di Giovanni
giunge dopo la riconferma dell’ottimo Domenico Ferraro,
lungo resosi utilissimo durante la seconda parte della stagione
appena lasciata alle spalle. Intanto prosegue il lavoro di staff
tecnico e dirigenziale per allestire una formazione di tutto
rispetto che possa proseguire nella scia della passata annata,
allorquando la Banca Etruria Venafro riuscì a raggiungere i play
off per il salto di categoria in serie B. Risultato storico per
i colori venafrani.